Unipol best practice a livello internazionale nella costruzione e protezione della reputazione
Il Gruppo Unipol è stato protagonista al “Global Reputation Leaders Network Summit”evento internazionale organizzato da Reputation Institute, società leader a livello mondiale nel corporate reputation management, riunitosi martedì 4 e mercoledì 5 ottobre a Boston.
Durante l’evento le più importanti aziende mondiali si sono confrontate per condividere le strategie di gestione della reputazione e le migliori best practices. Unipol – si legge in una nota – è stato considerato un “best case” perché “ha saputo comprendere, prima e meglio di altri, l’importanza di posizionare la reputazione come asset aziendale da valorizzare (con la comunicazione) e da proteggere (gestione del rischio) nonché da integrare nelle metriche di business ed entrare progressivamente a far parte del processo di planning strategico del Gruppo”.
Il progetto presentato da Unipol prevede un approccio integrato: “da un lato contribuire a far crescere il valore dell’azienda, partendo dalla misurazione e analisi della reputazione attuale fino a implementare un piano di azioni allineato con i bisogni e gli obiettivi del Gruppo, e dall’altro identificare e mitigare i rischi derivanti da eventi che potrebbero impattare negativamente la reputazione” e, quindi, il valore di Unipol.
Oltre all’approccio integrato – prosegue la nota –, “gli aspetti che contribuiscono a rendere unico il modello Unipol sono: l’ampiezza dell’analisi costituita da sette segmenti di stakeholder di cui sono state analizzate le percezioni (opinione pubblica, dipendenti, giornalisti, istituzioni, comunità finanziaria, agenti, clienti); il confronto tra percezioni e aspettative interne (top management e dipendenti) ed esterne all’azienda (altri pubblici); l’allineamento strategico con il quale le diverse funzioni aziendali sono chiamate a contribuire alla realizzazione degli obiettivi reputazionali (creazione e protezione) partendo da un cruscotto di lavoro e azioni condivise”.
Nel gruppo bolognese “la reputazione è un asset strategico in grado di orientare il business e sta diventando una leva manageriale per attivare un cambiamento culturale interno/esterno capace di contribuire alla creazione di valore”.
Secondo uno studio di Reputation Institute, il 64% delle persone comprerebbe i prodotti di aziende con una forte/ottima reputazione, mentre soltanto il 25% della popolazione comprerebbe prodotti/servizi di aziende con scarsa reputazione. Anche per il settore “Financial” è emersa la relazione tra reputazione e propensione all’acquisto: cinque punti percentuali in più di reputazione portano ad un incremento del 4,5% nelle scelte d’acquisto degli italiani.
FONTE: Intermedia Channel